Le Citta' in/visibili -Despina

2002

Triennale di Milano


5 novembre 2002 - 9 marzo 2003
Cura di Gianni Canova e allestita da Alberto Ferlenga


Margherita Palli (al teatro Strehler)


Rendere visibile il non visibile.
Indagare quanto di reale c'è
nell'immaginario con cui pensiamo alla città
e quanto di immaginario c'è
nel nostro modo di vivere lo spazio urbano.


Despina

La città delle illusioni ottiche

 
"Ogni città ruceve la sua forma dal deserto a cui si oppone, e cosi il cammelliere e il marinaio vedono Despina, città di confine tra due deserti"
 
Undici artisti appartenenti a discipline diverse chiamati a interpretare con le loro installazioni le morfologie impossibili immaginate da Calvino nel suo libro:
si va dal design (Gaetano Pesce) alla musica (Afterhours), dalla videoarte (Studio Azzurro) al cinema (Giuseppe Piccioni), dal fumetto (disegnatori della scuderia Bonelli) alla scenografia (Margherita Palli e il Piccolo Teatro di Milano), dalla semiotica (Ugo Volli) alla Land Art (Giuliano Mauri).
Al contempo la mostra cercherà di evidenziare attraverso un percorso tra le immagini realizzate da grandi fotografi del Novecento, a cura di Giovanni Chiaramonte, come Calvino abbia saputo essere uno straordinario precursore e cartografo delle trasformazioni urbanistiche in atto nella seconda metà del secolo scorso, anticipando con la sua visionarietà  alcuni dei tratti peculiari e salienti delle città e delle metropoli contemporanee.


Interventi di:
Studio Azzurro
Roberto Serino Mimmo Paladino
Carlo Bernardini
Ugo Volli
Giuseppe Piccioni
Disegnatori Bonelli
Afterhours e Carlo Forcolini
Marco Pozzi
Gaetano Pesce
Giuliano Mauri,
Margherita Palli (Piccolo Teatro )